Tra le storie africane che hanno fatto il giro del mondo negli ultimi anni ce n’è una che gli africani raccontano con fierezza: si tratta di MPESA, realtà keniota divenuta il riferimento delle buone pratiche high tech africane.
Chi ha avuto occasione di andare a Nairobi sa che, non appena si atterra in aeroporto, ci si dirige verso i chioschi della compagnia telefonica Safaricom, si compra una sim card keniota e si entra letteralmente in banca attraverso il telefono: si caricano gli scellini necessari sul proprio portafoglio virtuale e si è pronti a gestire in autonomia qualsiasi operazione. Il tutto è possibile anche su un telefonino di prima generazione, basta il servizio sms.
Tutto avviene via cellulare, grazie a un’applicazione inventata da Safaricom: MPESA, nome in cui la M è l’abbreviazione di mobile e pesa sta per denaro in lingua Kiswahili.
L’applicazione, inventata nel 2007, permette a chiunque abbia un telefonino di pagare un taxi, la scuola dei bambini, un caffè o la spesa al supermercato inviando un semplice sms; permette anche di prestare soldi a chi vive molto lontano, semplicemente recandosi in uno delle centinaia di migliaia di chioschi dislocati in tutto il paese.
I dati non mentono: l’83% dei kenioti e ora anche molti abitanti di altri paesi dell’East Africa utilizza questo servizio; centinaia di migliaia sono gli agenti impiegati nei chioschi MPESA distribuiti in tutto il paese e decine di miliardi gli scellini transati ogni anno.
Il meccanismo è semplice ed è tutto africano: un debitore deve dare cento scellini a una persona. Gli invia un sms con la cifra e il numero del conto. Il destinatario va in un chiosco MPESA, mostra l’sms al rivenditore che gli gira i 100 scellini in contanti, togliendoli dal conto del debitore via internet.
Safaricom è riuscita nell’intento di offrire una risposta concreta a problemi pratici e sentiti da tutta la popolazione: l’impossibilità per molti di avere una banca, la pericolosità degli scambi di denaro, i costi elevati di una banca tradizionale, l’esigenza di acquistare prodotti presso i venditori informali, di cui il Kenya è pieno, utilizzando la tecnologia e la rete fisica. La distribuzione dell’applicazione è in espansione: anche nei villaggi più remoti ogni africano possiede un telefonino. Oggi MPESA si è internazionalizzata e viene utilizzata da milioni di persone in oltre dieci paesi africani.
La necessità ha acuito l’ingegno.
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